Ancora un prezioso contributo sul tema psicologia a misura di bambino, a cura della dottoressa Manuela Arenella, psicologa psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza. Risponde alle vostre richieste e sollecitazioni (potete utilizzare l’indirizzo mail info@bimbiarimini.it), in questo caso a una mamma che sta per spostarsi in Romagna con le figlie ed è preoccupata dall’atteggiamento minaccioso della maggiore, di 13 anni
DOMANDA
Buongiorno Dottoressa, sono mamma di due bambine, di 13 e 7 anni. Vivo con le mie bimbe in una piccola città delle Marche, mio marito da tre anni lavora a Faenza. Da settembre 2014 mio marito e io abbiamo pensato di riunire la famiglia, purtroppo mia figlia maggiore ci sta minacciando ed io sono molto preoccupata anche se penso che la presenza del padre in questa fase di crescita sia importante quanto la mia. Grazie per l’attenzione, F.
RISPONDE DOTT.SSA MANUELA ARENELLA
Gentile F., per rispondere alla sua domanda le inoltro la risposta scritta qualche tempo fa in merito ad una questione esattamente uguale alla sua: la necessità di un trasferimento e la protesta di figli adolescenti.
E’ comprensibile che, di fronte a una scelta di vita diversa, ci si interroghi sui tempi, sulle modalità e soprattutto sugli effetti.
E’ importante sapere che, per un adolescente, un cambiamento in generale e un trasferimento, in particolare, sono sempre eventi “traumatici”.
Per loro il cambiamento è una tragedia, un qualcosa che mina un equilibrio già precario, in cui ci si barcamena per darsi un’identità, delle stabilità, una continuità basata sugli stessi amici, su un determinato modo di vestire, luoghi da frequentare, ecc…
Pochi km, per un adolescente che non ha ancora la possibilità di muoversi autonomamente con motorino o macchina, rappresentano distanze invalicabili; il passaggio ad una realtà più tranquilla rappresenterà una noia mortale, e molto probabilmente il cambiamento di scuola e compagni (che sarebbe comunque avvenuto) risulterà molto più faticoso.
Nella normalità un cambiamento del genere, pur essendo vissuto come un “dramma”, non ha effetti realmente traumatici, soprattutto se sostenute dai genitori con convinzione e coerenza.
Scelte del genere attengono ai genitori.
Sono gli adulti che hanno il diritto e il dovere di fare valutazioni di carattere economico, pratico, organizzativo, ecc…
Spetta agli adulti valutare la qualità di vita e le opportunità che si vogliono dare ai figli, anche se all’inizio loro avvertono più la fatica e la tristezza per ciò che lasciano, che non l’entusiasmo per le novità.
E’ importante che lei e suo marito valutiate i diversi aspetti legati a questo cambiamento e vi assumiate una scelta fortemente sentita.
Se sarete convinti del fatto che il cambiamento può portare benefici ed una migliore qualità di vita, sarà più facile gestire e contenere le crisi dei vostri figli; sicuramente soffriranno, proveranno a farvi sentire in colpa, vi accuseranno della loro solitudine o fatica, e allora sarà importante che teniate duro ed abbiate bene in mente le motivazioni che vi hanno spinto a fare questa scelta.
Non dimenticate che ci sono, nella vita, “fatiche evolutive”, situazioni faticose dalle quali usciamo più forti e sicuri delle nostre potenzialità. I passaggi di vita faticosi arricchiscono l’umanità di una persona!
Rendetevi disponibili al dialogo con i vostri ragazzi, al mantenere i contatti con i loro legami più stretti lasciati in città, e difendete la vostra scelta come una scelta d’amore, fatta per garantire a tutti una qualità di vita migliore; in questo modo piano piano le loro ansie e sofferenze saranno contenute e gradualmente potranno incontrare la bellezza del cambiamento e godere dell’opportunità che gli state dando. In bocca al lupo!
MANUELA ARENELLA, psicologa psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza a Bologna, già da alcuni anni tiene corsi di formazione per educatori di asili nido e scuole e personale docente, ma anche per genitori, in varie località della Romagna e anche a San Marino.
Svolge attività libero-professionale presso proprio studio a Bellaria (via Conti 37) e a Bologna. Ha rapporti di collaborazione consolidati con i Servizi Educativi di San Marino e con il Centro per le Famiglie di Rimini, organizzando serate a tema per i genitori su diverse tematiche, in particolare sui bisogni dei bambini, le relazioni interfamiliari il valore delle regole.