Prosegue la nostra rubrica sul tema psicologia a misura di bambino, a cura ora della dottoressa Annamaria Apolito, psicologa dell’età evolutiva. Risponde alle vostre richieste e sollecitazioni (potete utilizzare l’indirizzo mail info@bimbiarimini.it), stavolta a una mamma che chiede consiglio di fronte a una bimba di 8 anni che si comporta in malo modo in famiglia e a scuola, mentre in altri contesti è bloccata da timidezza e “vergogna”
DOMANDA
Buongiorno, sono una mamma di 45 anni e ho due bambine, una di 8 e l’altra di 5 anni. Il mio grosso problema è la maggiore. Non ubbidisce a nessuno, non ascolta quello che le si dice, quando le chiedo di fare qualcosa, ad esempio di prepararsi per fare la doccia, oppure lavarsi i denti o mettere il pigiama per andare a letto, le mie parole cadono nel vuoto. Il più delle volte devo continuare a ripetermi più volte fino allo sfinimento e ad arrabbiarmi molto, spesso non risponde proprio a ciò che le dico o chiedo di fare, altre volte mi dice delle cose che non hanno nulla a che vedere con ciò che le ho detto, come se io non avessi aperto bocca. A scuola va abbastanza bene come rendimento, ma non come comportamento: disturba la classe, si alza ed esce dall’aula senza chiedere il permesso alla maestra, chiacchiera in continuazione con il suo compagno di banco, le maestre e anche noi genitori non sappiamo più cosa fare… Anche coi nonni non va meglio, si arrabbia spesso senza alcun motivo e li tratta malissimo ed alza la voce in modo esagerato, talvolta isterico… Poi passato il momento di “follia” (scusi il termine ma a volte dà questa impressione) tutto torna nella norma e come se nulla fosse successo.
Quando siamo con estranei è molto timida, non saluta mai nessuno e non parla perché si vergogna, mi dice… Non riesco a capire questo modo di fare cosi contrastante. con noi a casa o a scuola è in un modo, mentre in altri ambienti è completamente diversa, ha paura e si vergogna di tutto.
Sua sorella è completamente diversa, ubbidiente, dolce e gentile con tutti: con lei il rapporto non è dei migliori, la grande è gelosissima di qualsiasi cosa e sono sempre in contrasto, litigano e spesso alza le mani nei confronti della piccola che sta iniziando a ribellarsi… Io sono molto giù di morale e non vedo via d’uscita a questa situazione diventata insostenibile.
Cosa posso fare? Datemi un consiglio, ho paura che crescendo soprattutto nella fase dell’adolescenza questa cosa non possa far altro che peggiorare.
Un cordiale saluto.
RISPONDE DOTT.SSA ANNAMARIA APOLITO
Sarebbe utile capire qual è la situazione che gioca a favore del mantenimento dei comportamenti non desiderati. Alle continue richieste che fate alla bambina, cosa fa seguito se non attese? Per aiutare i bambini a regolare il loro comportamento, è importante un esempio di risposta coerente e costante, non di meno è fondamentale capire se il comportamento che osserviamo è legato al disagio emotivo del bambino causato da qualche tipo di insicurezza o situazione nel contesto di vita.
Le regole di sicuro sono fondamentali, soprattutto se pattuite con i bambini, che per rispettarle devono sapere che sono alla loro portata e che il rispettarle procurerà loro benefici (meglio se a breve termine). In aiuto può venire un approfondimento delle dinamiche in famiglia ed anche a scuola, poiché i bambini possono manifestare comportamenti legati a situazioni vissute nel loro contesto, e ricordiamo che la spiegazione del loro mondo emotivo a quest’età non è sempre disponibile in codice verbale: il bambino, in sostanza, non sa come spiegare a parole ciò che sente dentro di sé. Ha altri modi per esprimerlo ed il comportamento è un ottimo segnalatore.
I bambini possono imparare le sfumature delle emozioni e come esprimerle anche attraverso l’esempio: avere la possibilità di sbagliare è importante per la costruzione dell’autostima tanto quanto avere successo in qualcosa.
In sintesi, le consiglierei di stabilire risposte repentine e chiare quando fate delle richieste alla bambina che vengono disattese. Attenti alle situazioni di nervosismo in casa che possono enfatizzare i comportamenti “eccessivi” e soprattutto porgete orecchio ed attenzione alle richieste che la bambina vi fa direttamente ed indirettamente, l’ascolto è sempre un buon inizio.
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ANNAMARIA APOLITO è psicologa dell’età evolutiva e dottore di ricerca. Lavora come libero professionista e collabora con l’Università di Urbino. Si occupa di valutazione e trattamento di alcuni disturbi dello sviluppo. Si sta specializzando in Neuropsicologia dello Sviluppo presso A.N.Svi di Parma.
Per contatti: Centro Clinico Arbor Vitae – Viale Ruggero Baldini 15, Rimini; segreteria@centroarborvitae.it